DECRETO MINISTERIALE 126 “Misure urgenti…”
Senza il Disegno di Legge sulle abilitazioni, il Decreto precari oggi in discussione risulta monco e rischia di fallire l’obiettivo per il quale è stato concepito e che consiste nell’avvio di una procedura abilitante strutturale in grado di ridurre a percentuali fisiologiche il fenomeno del precariato.
Ci aspettiamo, pertanto, che il Disegno di legge sulle abilitazioni venga presto inviato alle Camere per una sua celere approvazione.
Così la delegazione della FGU-Gilda degli Insegnanti ha esordito
questa mattina l’audizione davanti alle Commissioni Istruzione e Lavoro
di Montecitorio.
Entrando nel merito dei contenuti del Decreto 126,
la FGU-Gilda degli Insegnanti ha posto l’accento in particolare su
alcuni aspetti qui di seguito elencati sinteticamente.
SCUOLE PARITARIE
Ok alla procedura concorsuale
anche per i docenti con servizio nelle paritarie ma utile ai soli fini
abilitativi (sbocco naturale di stabilizzazione in una scuola
paritaria). Ok prova scritta informatizzata analoga, ma distinta, tra
chi partecipa, oltre che a fini abilitativi, anche ai 24.000 posti
vacanti riservati a chi ha almeno tre anni di servizio nella scuola
statale.
SOSTEGNO
Sarebbe opportuno chiarire che il
servizio effettuato su posto di sostegno senza titolo è, come avviene
regolarmente, riconosciuto in tutto e per tutto come servizio specifico
sulla classe di concorso dalla quale si è ricevuta la nomina. Vista la
carenza cronica di docenti specializzati sul sostegno, sarebbe inoltre
opportuno consentire la partecipazione al concorso straordinario degli
specializzati sia per la scuola secondaria di primo grado che a quella
di secondo grado. Per la prova orale, si ritiene opportuno valutare il
periodo di formazione e prova.
24 CFU
Oltre a quelle per i 24mila vincitori, lo
Stato si faccia carico anche delle spese per l’acquisizione dei 24
crediti formativi universitari sostenute dai candidati al concorso
straordinario che, pur avendolo superato, non rientrano nel contingente
previsto per le assunzioni.
Netta contrarietà alla soppressione delle
disposizioni transitorie che consentivano ai docenti con tre anni di
servizio di accedere alla procedura ordinaria senza i 24 CFU.
EDUCAZIONE CIVICA (LEGGE 92/2019)
Servono
correzioni ed integrazioni per evitare che gli insegnanti siano gravati
da ulteriori incombenze burocratiche senza un compenso adeguato.
Roma, 12 novembre 2019